Dicembre 2014

La si sfiorava con un semplice sguardo.
Lo stesso che alimentava un desiderio.

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Dicembre 2014

In viaggio

Le verità l'uomo aveva imparato fossero proprio quelle, il voler essere se stessi, dire come la si pensava, andare fuori dagli schemi, vedere più in la del proprio naso, arrivare all'asso del pane, arrampicarsi e arrivare all'uva dicendo che era matura e rimanere sempre se stessi, alla lunga era interpretato come fuorviante. Chi ci teneva a te spingeva sempre a avere le proprie ragioni, annebbiato dal fatto che probabilmente un'anima poteva essere cosi come risultava. Eppure all'uomo non mancava un venerdì, e non andava in cura nei centri specializzati era semplicemente e follemente se stesso. Sentiva probabilmente la necessità di essere invitato a casa dal buon Buk presentandosi alla porta con una scatola da sei di birre in lattina. Lui nel suo modo d'essere, l'avrebbe accolto nella penombra, in canottiera con la cicca in bocca. Nel caos di quella camera fatiscente, che sapeva ancora di donna, scopata in quella poltrona, consumata e rovinata dai mozziconi di sigaretta, impregnata ancora di quell'odore di un orgasmo precedente. Forse l'uomo dovrà cercare il suo amico negli ippodromi o nei bar vicini, seguendo l'odore della sua sigaretta accesa. Sfiorerà con lo sguardo qualche donna che fissandolo negli occhi gli ricorderà che lui il grande Buk, non passerà più di la e nemmeno da nessun'altra parte. Quindi non occorreva cercarlo in giro, ci si doveva limitare a seguire le sue verità che diceva in vita e che in pochi allora credevano. Franco

Sereno notturno

Dicembre 2014

Potevi parlare e dirmelo
Domandami cosa sento mentre mi sfiori col pensiero. Tenendo le debite distanze e continuando a fissare questo corpo decidendo di non volerlo toccare. Questo nuovo gioco che rende la mia carne lucida e turgidamente eretta. Mentre sadicamente ti poni davanti nella penombra, lasciando intravedere le dita che affondano nel solco profondo di un piacere. Dimmi perchè questo silenzio, mentre affondi e ritrai... dimmelo.

Sereno Notturno

Dicembre 2014

Spiegami bene questo tuo atteggiamento. Mi guardi in silenzio, sapendo che mi ecciti l’anima e il corpo, poi noncurante di tutto ciò mi stringi la testa e la scaraventi in mezzo a quel delirio dei sensi. Sai benissimo cosa penso, rischi di farmi rimanere senza fiato mentre ingordo bevo le tue emozioni. Al mio posto cosa faresti!. shhhhhhh…

Sereno notturno

Dicembre 2014

 

Perseverare nell'istante

Comunque lo vogliamo chiamare: immaginario dell'uomo, emozione desiderio. Resta sempre la verità della mente che si frappone a quella della carne. Le donne sanno del nostro immaginario. Da un lato fuggono troppo alla perseveranza, dall'altro non riescono a vivere senza.

sereno notturno

Dicembre 2014

Conoscenza
Ecco...forse usurato dalla vita, ma mai fuori moda. Il gusto nel saper essere unico e quotidianamente riuscire ad esprimerlo.

Grazie... questa persona mi conosce molto bene.

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Dicembre 2014

Verità che nessuno vuol sentire

Come tutti gli anni l'uomo si appoggiava alla sua ringhiera nella notte fredda, in cui si riflettevano poche stelle, una luna torbida, con un alone biancastro semi sbiadito. Intorno un freddo intenso e la brina ghiacciata sugli alberi che parevano tremare. Silenzio nel raggio di chilometri, nemmeno un treno passava, avevano pensato anche a questo gli attentatori della tav, che lottavano con i loro mezzi per evitare quell'impatto su terre, colture e vivibilità.
Quella era la notte che ogni bambino aspettava, molti preparativi per scrivere la letterina, fare in modo che Babbo Natale atterrasse su un cuscino morbido del camino, in mancanza di quello lasciavano le finestre degli appartamenti aperte. Chi ancora poteva dire di avere un appartamento.
In ogni casa, l'uomo immaginava il comportamento delle persone, strette intorno ai loro figli, ai loro genitori o i loro cari. L'uomo guardava lassù perché nel frattempo si era accesa una stella, magari qualcuno che voleva far sapere d'esserci. Continuava a fissarla e sembrava quasi intermittente, come un enorme occhiolino, come segno d'attenzione.
L'uomo si sentiva di gelare li fuori, forse però era mitigato da quei pensieri, da ciò che lo circondava e che rendeva tutto più magico. A pensarci bene quello era il panorama migliore, la notte, il silenzio e sapere di avere una presenza lassù che lo confortasse, a questo forse l'uomo non aveva mai fatto caso come quest'anno. Quella luce era li da quasi un anno e pareva essere a proprio agio. Probabilmente era li che aveva chiesto d'andare e qualcuno l'aveva ascoltata. Quella notte però era piena di eventi: Babbo Natale arrivava, i re magi giungevano da lontano, avendo come guida turistica una cometa a indicare la retta via, poi qualcuno d'importante nasceva colui che forse sapeva tutto. Un pensiero buio si stampò sul volto dell'uomo, fra se e se si domandava se colui che quella notte nasceva, sapeva dove finiva, se era al corrente che sarebbe nato già con i debiti da neonato, non sapeva se c'era equitalia a aspettare la sua nascita per pignorare la culla a Giuseppe e Maria, perché così andavano le cose, nessun miracolo poteva servire. Sarebbe forse nato in una famiglia violenta con lui?. Era al corrente che probabilmente i loro genitori litigavano spesso?. Forse per colpa di quel lavoro che non arrivava, o perché non avevano detto tutta la verità a Babbo Natale, sulla loro infanzia difficile?. Di chi era la colpa di quella notte che tutti volevano fosse magica. Magari i genitori del nascituro sarebbero stati nel consiglio di Roma capitale anni e anni dopo, e lui si vergognava. Forse sarebbero stati titolari o legali rappresentanti dell'expo di Milano che avrebbe dato lustro alla città e alla nazione intera. Conosceva forse qualcuno che poi nel corso degli anni avrebbe perso un occhio in quelle rapine sanguinose dove ci scappavano i morti veri?. Lui che era nato era al corrente di tutto questo o fingeva di non vedere, perché gli uomini scontassero ingiustizie che non gli appartenevano. Quando l'uomo intendeva dire che lo spirito del natale si basava sul buonismo, intendeva questo, lo continuava a pensare fissando il cielo. I bambini, e Lui Bambino nato il 25 dicembre non potevano forse aver colpa di nulla. Tutti in quei giorni facevano finta di nulla e elargivano falsi sorrisi e pacche sulle spalle, quasi a dire per quest'anno non mi hanno beccato. Allora all'uomo scappò un sorriso, pensando alla scena dei Re magi che volevano tornare indietro, per mettere al sicuro i propri denari e preziosi.
Un ultimo pensiero fu quello che gli lasciò il sorriso, sapere come al mondo ci fossero altrettante persone che onestamente si guadagnavano la stima di tutti. Persone che non venivano mai citate o salivano agli onori della cronaca, ma che con il loro lavoro salvavano vite e pensieri, diffondendo sano amore. Quest'anno l'uomo aveva una richiesta da fare, che il messaggio di fine anno lo portassero proprio loro, persone qualsiasi che avevano qualcosa di straordinario, sapevano essere. A noi non servono persone che si vestono con la cravatta e a reti unificate, parlano, parlano, parlano, noi abbiamo bisogno di quelle persone che parlano con i loro silenzi.
Ora l'uomo li fuori si sentiva a proprio agio, sapendo che qualcuno l'aveva ascoltato
Franco Pancaldi

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Tutti noi vogliamo fuggire da un ricordo confuso o da un periodo sbagliato della nostra esistenza. Ognuno di noi ha la strada illuminata verso un percorso. Sta in noi prenderlo e fare in modo conduca alla vera emozione

Sereno notturno

Dicembre 2014

Appunto
Esiste una dissociazione, tra pensieri, mente e anima.
Questo ferisce, ma non cancella.

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Dicembre 2014

Riuscire a essere una presenza

L'importanza di una festa e data da qualcosa di profondo. Esula chi lo da per circostanza, per obbligo, per carità o per compassione. Chi fa tutto ciò ne ha bisogno a sua volta. Conta solo il far sentire d'esserci oggi domani e per sempre. Avere amici e trascinarli con se. Opportunità e rendersi complici. Piacere e metterlo a conoscenza. Saper trasmettere questo, senza l'obbligo di doverlo fare. Non serve fare auguri a chi sa, che mai l'avresti fatto in altra circostanza. Un augurio è qualcosa di serio di chimico e non si risolve in un secondo. Ciò che trasmettono queste pagine è un augurio di unione. Che sia puro piacere dell'anima, del corpo o della mente. Quindi non sono gesti casuali ma dettati dal profondo di chi con l'anima vive. Questo è quanto da Franco Pancaldi – Sereno notturno - Trama vissuta e Positivismo illogico. Grazie a voi d'esserci, perché senza voi l'anima non vive. Franco

Sereno Notturno - Trama vissuta - Positivismo Illogico

Dicembre 2014

Anima nuda

Poesia

L'uomo ripose gli abiti
mise a nudo la propria anima
accostandosi a piedi nudi
nel pavimento freddo.
Subito lo assalì
quel fremito che lo trafisse
proprio nel punto in cui il pensiero
si incrociava alla mente desta.
Breve flash che lo riportò
alla nitida considerazione
di una paura lecita
perdere la propria essenza.
Come poteva essere sicuro
come faceva a capire
se quei suoi brevi momenti
non fossero solo pura follia.

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Happy to receive a little help. by Antonio Grambone

Dicembre 2014

Il culmine

Era entrata con fare circospetto uscendone con i profumi del sesso.
Lei non stringeva sfiorava continuamente fino a non poterne più. Non divorava ma adorava, non guardava, ma chiudendo gli occhi sentiva i fremiti.
Adorava il pulsare continuo di un'emozione, strofinandone i denti fino alla sua radice, lei non chiedeva, si faceva capire, appoggiando le labbra al culmine di un orgasmo.
Lei era diceva: "l'inesperta", ma ho sempre pensato fosse una scusa.

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Laetitia Casta, Vanity Fair Magazine

Dicembre 2014

I grandi

Non esiste una frase, un racconto o un modo d'essere preciso, per augurare la felicità. Probabilmente un gesto qualsiasi, magari semplice, inconsueto per qualcuno, profondo per altri.
Mi ricordo quanto ci tenessi fin dall'asilo aspettare i giorni prima della festa, vedere ogni giorno un pacchetto in più sotto l'albero e immaginare la felicità di Babbo Natale nel passare la notte prima con il sacco. a riporre i doni.
La festa l'avevamo aspettata da tempo, non solo in quei giorni e in quei mesi. I grandi della famiglia, quelli della terra che comandavano, sapevano come farci arrivare tranquilli e contenti alle feste. Ora sinceramente i grandi della famiglia, sono diventati solitari e dove c'è un minimo accenno di famiglia, pullula di focolai d'odio e incomprensione. Pronti ognuno a far del male all'altro. Per quanto riguarda i grandi della terra, sono pieni di boria e di saccente volontà di prevalere, solo per ciò che riguarda i loro interessi. Puliscono e ripuliscono tutto ciò che non si deve vedere. Lo mettono sotto il tappeto come la spazzatura, sperando voli via col vento. Ma quegli esseri umani continuano a lottare per qualcosa in cui credono. Noi ci lamentiamo, forse per il solo fatto di non avere l'ultimo cellulare in commercio da regalare ai figli, perché forse li faremmo felici. Non sappiamo che per farli sorridere, a loro basterebbe sapere d'essere amati e non comprati. Non esiste un solo modo uguale all'altro per augurare la felicità, forse un sorriso e far capire che in fondo dobbiamo essere noi stessi i primi ad esserlo, per poi trasmetterlo agli altri. Sinceramente e sentitamente vi auguro di sorridere, anche per chi vi sta vicino. Franco

Dicembre 2014

Lo spessore  non è sempre determinato dalla quantità di cose sovrapposte, ma dalla qualità di quello che ci metti.
Franco

Sereno Notturno

Dicembre 2014

Poteva sfidare l'eternità a colpi d'emozioni, lambendo squarci nel proprio desiderio. Voleva e sentiva mai come ora l'impulso d'evadere dai luoghi comuni di una mente pesante.
Sebbene ne fosse a conoscenza carpiva i propri sguardi, fatti di delicate essenze e dono di persuasione, non tollerava l'idea di starsene ad aspettare mentre il corpo cambiava.
Fin troppe convinzioni facevano capire che quella era la strada del tempo. Ciottolati di pensieri uno accanto all'altro, non uno sopra l'altro, quasi a presagio di un lento cammino, ma con radici profonde.
Lui capiva mentre la terra proteggeva le sue parole.
Sereno notturno - 18 Dicembre 2013

Sereno Notturno

Dicembre 2014

Piacevoli incontri

Come dovresti essere per piacere agli altri, te lo sei mai chiesto o non ti è mai sfiorato nei meandri della mente...
Non devi essere in alcun modo devi essere flessibile, non plasmabile, veritiero nei tuoi intenti e conoscitore puro dei tuoi limiti, anche se io dico sempre:
“Conosco i miei limiti, ma non me li pongo.”
Sono scelte? No assolutamente sono consistenze e puro carattere, se solo sapessi di piacere agli altri per il fatto di non essere me stesso, manderei a puttane le amicizie o come diceva il buon Charles,piuttosto "affonderei i miei saluti nel wisky".
Amante folle, amico sicuro e follemente portato alla pazzia, quella vera che ti fa ricordare e scordare allo stesso modo, sono chiare limpide e nitide scopate del cuore che rimangono con una forza incessante in chi le vive, in chi odora per ore il profumo del sesso.
Ogni angolo delle lenzuola vive di sesso, che non esaspera la mente
ma ne fa medicina per gli stati d'animo. In un continuo e lungo crescere nel più lusingato gusto di godimenti fantastici. Erezioni che scovano la più alta punta della stella del piacere, guardando sotto corpi che non si danno pace.

Sereno notturno 26/12/2013

Sereno Notturno

Dicembre 2014

Stimolazione

Concerto di frasi indecenti attraverso corpi maldestri, pronti a dare il la a un godimento della carne, dei sensi e dell'anima. Prendendo spunto da quell'accartocciarsi di sapori che sono tra l'acre e il pungente, degno presagio d'indecenza.
Trafiggi l'esperienza del contatto, come primo approccio al desiderio di conoscenza e vibra con accurata lentezza i movimenti.
Sai come si definisce questo...sopraffina stimolazione dei sessi.

Sereno Notturno

Dicembre 2014

Visione in penombra

Non serve celare un gesto, un graffio, una stretta sul corpo. Occorre fare pressione, mettere foga ed esaurire le forze. Non ci si può risparmiare, si deve dare tutto. Questo porterà a quel forte desiderio di chi, fermo tra uno sguardo ed un lento esplorare inizierà a cercarsi. Solo allora ti fermerai, prima d'affondare carne nella carne.

Franco Pancaldi

Dicembre 2014

Camminando

La nostra mente, è scrupolosa a ripararci dai pericoli della vita, non riesce però a capire le avversità sul nostro cammino.

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Dicembre 2014

Lunedì è vicino, questione di "Attimi"
Iscrivetevi alla newletter, c'è un regalo

attimiinfiniti.altervista.org/

Dicembre 2014

L'azione
Siamo mille pensieri, con altrettanti modi di dimostrare quanto si conosca o si cerchi di conoscere le persone.
Poi ci sono anime inarrivabili, che con semplici gesti, ti spiazzano,
Quelle sono le vere persone, che con piccole attenzioni, ti fanno capire la vita.

Sereno notturno

Dicembre 2015

L'ombra

Questa è libera appartenenza. Riuscire a sfiorare un'emozione con la percezione. Mentre la saliva lascia scie d'immaginazione al tatto. Guardi il corpo vibrare al limite del decente desiderio, Imprecando, di non allontanarmi.
Io sono oltre il limite di un gesto, oltre le tue unghie, al di la di uno sguardo.
Forse oltre anche al muovere affannosamente delle mani su un desiderio.

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Dicembre 2014

La sensualità, da il meglio di se, in punta di piedi.

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Dicembre 2014

Lurida bolgia

A quei tempi almeno esisteva l'educazione, se non regnava, ogni tanto qualcuno la ricordava.
Poi immagino quei luoghi, che chiamavano "case di tolleranza", dove tutto era tollerato, all'infuori dell'impossibile alla mente umana. Ora in ogni angolo delle strade, dovrebbe esserci scritto "Vicolo dell'intolleranza" a ricordarci che in ogni via, piazza, casa appartamento dobbiamo fare i conti con questa realtà.
La differenza è che non si paga a mezz'ora un'ora o sveltina, la si paga per la vita.

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Dicembre 2014

Malizia

Ti ammiri guardandoti allo specchio
le tue mille forme prendono vita
accarezzi suadente i tuoi seni, sanno ancora del mio sesso.
Con fare malizioso, allunghi la mano a cercare quella complicità, che sai esista in me. Vivimi ora, vivimi sempre.

Sereno notturno

Dicembre 2014

All’angolo del cielo

Portare la conoscenza di anime contromano, quelle che ovunque ci sia un’irta salita si inoltrano alla ricerca della risposta, che non si arrendono e sono sobriamente caparbie.
Forse il cielo non lo vedranno mai, ma continuano a spostare le nuvole, confidando su un sereno garantito.
Sono poche quelle persone li, ma insegnano tanto a chi pensa di sapere, ma si ostina a guardare con gli occhi degli altri e le menti ofuscate dal bisogno d’arrivare.
Intanto si perdono tutto il bello del tragitto, volendo primeggiare forse solo nella loro testa, lasciate all’angolo le troviamo ad elemosinare emozioni, senza capire che loro potrebbero far parte di un’emozione, ma non la riescono a riconoscere.

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Dicembre 2014

Resoconto

Passione, quello sguardo perso nell'oscurità vive di questo. Le mani legate che non scappano al desiderio è passione. Il profumo di un corpo portato al piacere, cosa può essere se non passione. Quindi questo termine così abusato, è silenzio. oscurità, odore, percezione. Eppure siamo ancora perplessi se qualcuno chiede: "mettici passione".

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Dicembre 2014

Morbido tessuto

Hai idea di cosa sia un'emozione, solo quando hai la capacità di comprendere che tra le tante cose che ti sfiorano, quella è diversa dalle altre. Allora ridi, piangi, esulti o ti disperi. Quella è emozione.

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Dicembre 2014

Pensiero all'eccesso

Traspare eleganza, in quel puro movimento trasparente.
Attimi emozionanti in quello sguardo carico d'emozione.
Delicato desiderio in quel corpo desiderato.
Mai volgarità d'espressione, di chi crede in un un eccesso di piacere.

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Dicembre 2014

Corda
Trappola volta al desiderio, lo stesso che percepisci mentre quelle stesse bramose mani, ti sfiorano l'esile corpo. Forte di una volontà accertata, continui a muoverti per sentir scorrere ruvidi tessuti.

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Dicembre 2014

Anima velata

Ti appoggi timidamente, lo fai accennando quel tuo tipico sospiro, guardando oltre uno sguardo nascosto. Sei ebra di quella foga che inarca la schiena e manda in fibrillazione il pensiero. Mentre, il solo annusare,riempie quella mente, che solo tu riesci a portare all'eccesso di una pazzia.

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Dicembre 2014

Ovattato presagio

Posso camminare, avendo cura di non uscire dal solco creato da chi mi ha preceduto. Penso che la strada percorsa finora sia la più breve. Continuo a guardare i miei passi, quasi preso da un istinto e una voglia di perdermi. Forse è proprio quello che sto facendo. A un tratto alzo la testa, mi accorgo, che, dopo il cammino di due ore sono ancora nel medesimo punto. Stanco, stremato e sconsolato, noto di avere appena un goccio d'acqua. Debbo tenerla per quando il mio corpo non risponderà alla sete. Appena la mia mente, camminando con me, farà fatica a allineare i pensieri. Solo allora mi viene in aiuto qualcuno, dall'angolo di cielo, perso fra le nuvole. Mi incita a far volare i pensieri al di la del sudore, del sospiro e della necessità. "Usa la mente, come condottiera per l'anima, indossala col suo abito migliore e vanne fiero". Ricordo quelle parole, e chissà come mai, anche se espresse diversamente, mi aiutano sempre a proseguire il mio cammino. Franco

Sereno notturno

Dicembre 2014

Argine di speranza

Pare essere d'argilla
avendo però pensieri di marmo.
Sono proprio quelli
che si poseranno e prenderanno forma
in quella tenera creta.

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Dicembre 2014

Momenti, silenziosi attimi immersi nell'essenza.

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Dicembre 2014

Sono quelle le mani, che appoggiano su desideri indiscutibili. Le stesse che sfiorano i lobi della percezione stridula. Sentore e appagamento misto follia e desiderio

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Dicembre 2014

Buongiorno amici, parte oggi il Progetto di divulgazione letteraria dedicato alla narrativa erotica con pubblicazione periodica online. Chiedo a voi cortesemente di aderire alla new-letter, al blog, alla pagina e di farlo condividendo questo anche nella vostra pagina o nel vostro profilo, blog, sito internet.
Noi crediamo tanto in questo progetto, io nel mio piccolo contribuirò, sapendo di essere insieme a persone stupende, quelle menti aperte che sanno arrivare con i loro scritti.  Franco

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