Giugno 2014

 

Selfie all'anima

La dote migliore che si può avere è quella di essere se stessi, in assoluto ciò che ti fa spaziare libero tra le menti povere ricche, vere o false.
Come contropartita quella di essere una pagina per tutti, dove ognuno ne l
egge verità o stati d'animo.
La cosa deleteria è che nella maggior parte dei casi incontri persone con delle aspettative, nelle menti che spaziano libere questo è impossibile.
Non che le persone siano dei saltimbanchi o finti giullari di corte, sono solo persone e come tali hanno i loro modi d'essere, sono giusti o sbagliati? Questo non si può mai sapere, ma li hanno a differenza di chi non ha nemmeno quello.
Personalmente non ho aspettative nelle persone, anche perché nulla faccio per avere in cambio attese, ho chiari desideri di fare ciò che mi favorisce l'attimo, l'attesa aiutando chi merita nell'istante sempre.
Potrebbe essere il colore blu e dopo una manciata di ore un altro colore, non per forza quello, si hanno tinte preferite ma non prioritarie, si hanno sorrisi nella tempesta o malumori nella perfetta serenità... si è, questo importa.
Si tende a dare fino all'impossibile, salvo poi pentirsi per i risultati non sempre consoni ai pensieri, o al contrario fare terra bruciata di ciò che altri davano per scontato.
Essere anime implica conoscenza.

 

 

Sereno notturno 30/06/2014
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Da piccolo eri una voce fuori dal coro, da grande capisci di averla persa, ma ti sei creato un varco in mezzo agli echi di persone sorde.
Non importa come urli, ma interessante come lo fai e quanto sono disposti gli altri ad imparare.

Sereno notturno 29/06/2014
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Vicoli

 

Forse volevi essere quel vecchio suonatore di sax, quello con tanto fiato nonostante la lunga età, quello che ad ogni nota era associata un'emozione, ci s'incantava tutti ad ascoltare i tuoi suoni e tutto ciò che usciva dal tuo pensiero.

Eri bravo a far da sottofondo all'armonia dei pensieri e al desiderio dell'anima.

L'inizio del vicolo era il tuo studio e da li s'infondevano note e sussulti, quelli che facevano ardere, vicoli stretti alle cui laterali c'erano vie ancor più strette dove in molti avevano paura a passare ma non loro dolci teneri amanti, complice quella musica e complici i corpi che s'infrangevano contro.

Gli orari erano i più disparati ma loro preferivano di gran lunga l'imbrunire, forse perché le forme si specchiavano in terra e riprendevano i loro movimenti, eccitanti da guardare quasi loro volessero una testimonianza dei loro gesti.

Sempre quasi un rito un appuntamento una preparazione al desiderio, loro si stringevano con foga, si guardavano e scrutavano quel tanto che bastava per far sentire il contatto, lui sembrava impacciato, forse una tattica, lei pratica dei movimenti le si avvolgeva al corpo, lo guardava e mentre gli occhi suoi lo fissavano, con una mano era dentro i yeans e dopo poco con la lingua dentro alla sua bocca, lui era piacevolmente arreso mentre sentiva salirgli quel piacere misto a voglia di trasgressione, forse desideravano entrambi passasse qualcuno e si fermasse a guardare nascosto nell'angolo, magari frugando nelle sue intimità per masturbarsi alla loro visione, forse quello volevano era proprio quello, teneri complici di quel sesso in pubblico.

Il vicolo di quelli stretti alle estremità aveva i negozietti, tra cui un forno e sinceramente quella location era l'ideale, ogni piacere il suo profumo ed ogni profumo il suo gesto.

Lei gonna al ginocchio alla moda, con il voluto scordare di quell'intimo che le contornava quelle labbra arse dal fuoco, mordevano ogni desiderio, una morsa dell'orgasmo dove spariva dentro quella complicità eretta e il cui desiderio volgeva sulle cosce lasciandole umide a gocce.

Camicetta azzurrina con i bottoni che esplodevano all'attaccatura dei seni, reggiseno che aveva indossato preventivamente sia per la consistenza di quel ben di Dio, sia per nascondere quella veloce eccitazione che sarebbe volutamente stata messa in primo piano, dai capezzoli eretti.

Lei quel calore del fine primavera inizio estate dove le luci si mescolano con la temperatura e quel suo parlare sottovoce all'orecchio di lui, l'uomo stava letteralmente esplodendo mentre lei impiastricciata dei suoi umori di maschio se li portava alla bocca.

Ogni mossa studiata per rendere l'esplosione dell'orgasmo amplificata, come ce ne fosse stato bisogno. Forse l'odore del panificio o il semplice puro odore di sesso, creava simbiosi e impatto sui corpi bagnati, lei questo lo aveva capito dai c/e/ni di lui e a dire il vero la eccitava al punto che alzò delicatamente il ginocchio a premere il suo sesso teso.

Si avvinghiò a lui che spaziava su quel corpo e si saziava di quelle essenze, non le slaccio il reggiseno, si limitò ad alzarglielo da entrambe le parti e a far ballonzolare fuori due tette da paura, sode e vistosamente erette nella carne femminile, esplosione di puro delirio.

Praticamente la sua testa era li in mezzo al piacere e la sua lingua spaziava nel desiderio di lei, mentre abbassando la gamba prese a slacciargli la cerniera e rimestare nei suoi boxer elettrizzati, in un attimo fu fuori e lo percorse su tutta la sua grossezza con la mano fino a giù all'attaccatura delle palle che stringeva con delicata armonia senza far male, infondendo nel sangue il suo percorso accelerato.

Si chinò su di lui e prese a giocare con la lingua, mordere delicatamente e farselo scorrere in gola, mentre l'espressione di lui vagava nel pensiero di esserle dentro alle cosce, lei probabilmente intuiva questo e questo voleva, tornò in piedi e arrotolando la gamba sui suoi fianchi gli disse “Entra senza fatica lo sai?” Lo indirizzo ed in un attimo fu danza pura sotto le note del sax, ora in sottofondo il suono e l'odore del pane, si sentivano solo quei piccoli gemiti che crescevano piano piano, nel vicolo a lato passava una coppia e lei voleva fermarsi quasi a comprendere, mentre l'uomo la strattonava quasi invidioso di quello che loro non azzardavano a pensare, li in mezzo a tutti poi.

Lui sentiva il delicato entrare, spingeva fino all'estremo la sua danza, mentre lei attaccata mordeva a tratti il suo orecchio, era una scena di pura passione, da emozione e delirio, mentre lui le godette il suo piacere, continuò a danzare dentro di lei fino all'impossibile, mentre lei lo guardava negli occhi brillando di quel suo modo di dire sto godendo.

Restarono a lungo abbracciati su quelle note e su quei profumi, ma dovevano cercare altri luoghi altre scene ed altri intrighi, per sapere che quello era per sempre il loro modo d'essere.

Si avviarono come perfetti complici i “bonnie and clyde” dell'emozione, risalendo le note del sax, passarono davanti e si fermarono, intravedendo l'artefice dell'armonia consapevole, lui guardandoli accenno ad un sorriso di quelli che sanno.

 

Racconto

Sereno notturno 29/06/2014

 

Pensando a quel che dico
dico ciò che penso.
Sempre meglio il dire che il pensare
alla fine se ti piace dopo averlo pensato
devi pure dirlo.
Tanto vale farlo subito

quindi vorrei dirlo.
Mente pensierosa
che si allena
trovando spazi
per una conquista
di se stesso.

 

Sereno notturno 28/06/2014
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La nostra vita è costellata di errori, il più grande è non farne.

Sereno notturno 24/06/2014
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Fantastica la parola “irraggiungibile”, sprona all’esatto contrario. Ne mette in risalto la difficoltà, lasciando libero agire alla normalità.
Molti sono alla ricerca della quiete, tralasciando il vero istinto quello del voler ottenere di più.


Sereno notturno 24/06/2014

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Vivere emozioni un gesto per anime sincere.

Sereno notturno

Mostra quel triangolo di seta dal morbido apparire, convulsamente arrotolata nell'acerba carne ti proponi allo sguardo.
Veritiero é quel mio guardare, che si infrange su pelle arsa dal piacevole vedere. Sei così tinta della tua stessa essenza, bagnata del tuo respiro.
Sarà gioia godimento emozione o solamente piacere dell'essere.


Sereno notturno 23/06/2014

Essere l'altra parte della metamorfosi, celata che nessuno ha mai visto e sostiene quella che tutti vedono.

Sereno notturno 22/06/2014


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Ewelina Aleksandrowicz and Andrzej Wojtas

Pensiero ai raggi x

Arrivi a imbronciare te stesso, nel momento in cui vuoi render conto di come sei, anche se non ti viene chiesto.
Sembra quasi un'autodifesa per cosa poi, le vere persone libere debbono essere così libere di fare pensare e dire; ogni parola non deve essere soppesata ed ogni discorso mai essere analizzato con precisione millimetrica, si è tutto e il contrario di tutto, non stupiamoci di essere allegri e poi tristi.
L'inventario del folle non finisce mai, quello dei pensieri ancor meno.
Vivi dando spensieratezza agli altri perché insito nella mente, trasgressivo nel fare giusto ed ingiusto, agli altri le libere scelte se volerti così, di gran lunga solo così ti circonderai di anime sagge.
Nell'indecisione vivi e domani svegliati con la sicurezza di averlo fatto.

 

 

Sereno Notturno 22/06/2014

 

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Woman with Glasses and Goatee by Cesar Santos-(b. 1982) Cuban-American,

 

Forzature

Succede spesso da un po' di tempo che mi ritrovi a fare spesa nel centro commerciale, per necessità o a volte per diletto, mi piace guardare le tante novità e le mille esposizioni per invogliare il cliente restio ad entrare, ho n
otato come ci siano tantissime commesse nei negozi, forse quasi tutte assunte come stagiste e quindi pagate a poco prezzo,, come se loro lavorassero meno di altre commesse, che sono li da vent'anni e che oramai hanno preso la forma del negozio e delle idee confuse che ne girano intorno.
Debbo dire tutte molto gentili e garbate col cliente, con l'idea sbagliata del titolare del franchising di voler o dover invogliare il cliente a fare altri acquisti oltre al dovuto per raggiungere la soglia maggiore ed avere sconti, il mio sconto l'ho già ottenuto comprando ciò che volevo.
Siedo per consumare qualcosa nella miglior tranquillità offerta, questo mi piace, da modo di assaporare il pranzo con la possibilità di guardarmi intorno, quasi a fare un inventario delle persone che fanno compere o affollano il centro.
Molte volte sono gesti scontati, che malgrado tutto poche volte si fanno, quindi sedendomi in quella pizzeria al taglio, vedo una famiglia anziana il cui marito fatica a girare, lui si siede per tenere il posto e la moglie come una ragazzina aspetta la pizza al trancio da portare al marito, ordinano una bottiglia d'acqua piccola da mezzo litro per uno e lei appena la servono si siede di fronte a lui.
Mi ricordano i ragazzini che una volta affollavano le pizze al taglio, come loro, assaporano la pizza quasi fossero tra le pareti domestiche, con le loro debolezze dello sporcarsi per la foga di gustare; la moglie pronta a rimproverarlo perché si macchia e lui mandarla a quel paese perché non lo lascia fare, parlano cincischiano tra loro, come fossero ad una gita, quello è il loro tempo del relax, quasi come un premio, quello sentono di meritarselo a ragione.
Li lascio fare anche se mi mettono tanta tenerezza, mi ricordano mia madre.
Appoggio gli occhiali sul tavolo, dopo averli usati per leggere un messaggio, chissà se gli anziani mi guardano, forse ridono del fatto che ho gli occhiali e loro no, comincio il mio pranzo, in tutta tranquillità mentre davanti a me passano carrelli pieni di roba, avevano parlato di forte crisi degli acquisti, ma con tanto sono grandi i carrelli e con quanto vengono riempiti, il marito lo spinge con aria buia e guardando la moglie sembra quasi dire, ci siamo divertiti a riempirlo ma ora sono pentito di ciò che abbiamo pagato, forse troppo, ma si sa che quasi tutti appoggiano qualsiasi ben di Dio e alla fine si passa dalla cassa, quasi in una sorte di patibolo.
Sembra si sia perso il gusto di qualsiasi acquisto, sempre più arrabbiati del benché minimo gesto, non stiamo morendo di fame, eppure il bambino che è a fianco del carrello denota un'obesità pronunciata, mentre intento a mangiare la sua brioche viene rimproverato dalla madre, come a dire le abbiamo appena comprate, lascia il gusto di portarle a casa.
Una coppia all'apparenza tranquilla, con una bambina piccolissima passa, prima un'occhiata al listino e poi, guardandosi accennano a sedersi, con la stessa liturgia di tutti, come sedersi al ristorante, probabilmente non sono abituati, ordinano qualcosa, poi cominciano a parlare e l'animo si scalda, non posso non sentire la moglie che si lamenta col marito ad alta voce e lo rimprovera che da quando hanno avuto la bambina, lei non ha più tempo per tenersi, un appuntamento dall'estetista è come prenotare un chissà quale impegno in fondo farebbe piacere anche a lui penso, avere una moglie che si tiene, invece no, lui la guarda come pensando che in fondo quella è la vita, quello è il percorso e quello è il suo compito, sinceramente mi sale la rabbia, non è il mio modo di vedere una famiglia, eppure quella è una famiglia e immagino a ciò che si possono dire una volta arrivati a casa.
Mi prende tristezza nel pensare al loro arrivo in casa, lo immagino ad un rifugio d'inferno, dove non poter uscire.
Mano nella mano una bella coppia all'apparenza benestante, intanto passa davanti a me, li guardo con commozione, sono un'oasi felice in mezzo alla burrasca, faccio il confronto con la coppia al tavolo e abbasso lo sguardo a pensare, gli anziani hanno finito il loro pranzo e la moglie aspetta ed aiuta il marito ad alzarsi, forse pure loro hanno sentito la coppia giovane litigare, loro che avranno tirato su diversi figli.
Sono i segni del mondo, delle culture e del modo di vivere e pensare, come quel marito e moglie indiani, lei davanti da sola a spingere il carrello semi vuoto e il marito dietro a parlare con il suo amico, forse è civiltà o forse no, magari sono felici così.
Basta forse poco per vivere, magari solo guardarsi intorno, ed avere la consapevolezza di volere il massimo possibile nel limite delle possibilità, chi in denaro chi in sentimenti, comunque sia ho finito il mio pranzo, ora mi alzo per il caffè.

Sereno notturno 21/06/2014

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Il segreto della felicità é essere sereni, l'amore é per le persone perfette io sono solo vero.
Questo é fantastico.


Sereno notturno 20/06/2014

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Determinati concetti si fatica ad evidenziarli, resta un punto fermo che corrisponde a quello della serenità.
Lo si può essere per sempre per giorni per ore, può non coincidere con la serenità di altri o esserne parte integrante, la puoi do
nare a qualcuno o riceverla in regalo con un gesto.
Non credo all'amore, credo alle attrazioni mentali e perchè no alla chimica che ne scaturisce, faccio fatica a capire i ripensamenti senza senso, anche perchè non ce ne sono con senso.
Chi torna non ha capito... rimane uno stato di comodità, con l'aggravante della mancanza di fiducia totale.
Nessuno può pensare di manipolare la vita altrui e poi fingere non sia successo nulla.
Liberi sfoghi? Possono essere definiti tali, ci si deve rendere conto della realtà e della serenità acquisita, non essendo però un domani giudicati per coloro i quali hanno condizionato vite altrui.
Facendo un'attenta analisi sono sereno, sui concetti pensieri e rapporti, io sono io e mi si prende così.

Sereno notturno 19/06/2014

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Meglio un bicchiere di vino tra una scopata e l'altra
oppure una scopata tra un bicchier di vino e l'altro...
Intanto un caffè come ultimo desiderio.

Sereno notturno 16/03/2014

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Credi in ciò che fai
Vivrai ciò che vuoi.


Sereno notturno
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Aforisma per tutta la settimana

La mente non mente
Lo fa chi non ha nulla al suo interno.


Sereno notturno 14/06/2014

Pioggia silenziosa

Adoro sentirla scivolare
ne brandisco ogni libera essenza.
Perfetto odore che infonde
proprio come le serate tipiche primaverili

dove il fieno si mescola al suo odore.
Bagna corpi già resi umidi dall'esistenza
non avendo nessuna minima vergogna
a mostrarne i suoi intenti.
Lei sa rendere giustizia
all'aridità del corpo e della terra.
Come una tenera amante
ne vincola i movimenti.
ma li rende liberi d'esprimersi.

 

Sereno notturno 14/06/2014
untitled by bswise on Flickr.

Natura nel tormento

Il pensiero era “si dovrà pur respirare all'ombra di quell'albero” la
risposta fu “certo ma non come sempre”.
La prefazione era di quelle esponenziali alla lussuria, tattili duttili, e persino liquidamente fattibili, così passò la giornata e la nottata, tra quei pensieri indecenti che aleggiano in anime facilmente convertibili al piacere.
L'idea era unicamente quella di passare un paio d'ore al completo relax della mente, del corpo e dei movimenti, ma si sa, un proverbio saggio dice “La carne è debole”
L'indomani, non prestissimo comunque all'orario in cui il sole non ti picchia il cervello, si prende l'accordo di fuggire dalla città ed assaporare i profumi del silenzio, del parco e degli alberi, lasciando a casa quei candelabri di balzelli e di problemi.
Fresco naturale odori di erba tagliata da poco e filari di alberi tutti uguali a delimitare il percorso di quel viale che porta alla villa, quella che un tempo era di un certo rango ed ora patrimonio della Fao.
Ombra infinita e pace all'ennesima potenza tra il cinguettio di uccelli indisturbati prendiamo possesso di quel prato profumato, faccia rivolta in alto, quasi in mancanza di respiro, si parla si pensa e si fantastica, quasi come nelle favole della notte.
“Hai visto non c'è nessuno stamattina Il parco è nostro”
Ti guardo e penso che in fin dei conti non dobbiamo correre in ogni spazio.
“Penso di aver fatto la scelta giusta non indossando l'intimo, tu questo lo sapevi, ma non lo immaginavi ed ora senti la mia pelle liscia, natura a contatto con la natura”.
Spiegato il perchè di quella gonna, eccitante quasi all'inverosimile l'idea di entrare in quelle carni e tu lo sai. Per questo la prima mossa è quella di metterti a cavalcioni, non come si potrebbe pensare, ma all'altezza della mia bocca, “Ora ti aspetto voglio sentirla quella lingua frugare nelle cosce”, non faccio in tempo a dire nessuna parola che ne sento già il profumo, in punizione senza guardare, visto che la gonna copre tutto, ma ne sento l'arroganza di quel turgore in prossimità dell'apice delle labbra e tu sfreghi proprio in quel punto lasciando gemiti a rincorsa, che si perdono nel parco dove nessun altro sente.
Braccia tese sulle spalle per aiutare quel movimento, mimando il rapporto, ma di un'eccitazione che non ne porta a conoscenza e non può sembrare nemmeno simile, i preludi, rimangono essere i migliori.
Hai la carne fresca e le ginocchia rosse a contatto col terreno, hai quella libertà di movimento che non ha eguali nelle pareti di casa, forse si chiama eccitazione dell'imprevisto, rimane il fatto che te ne vieni quasi con un urlo, anzi forse lo è sicuramente.
Potresti chiedere altro, ma sei visibilmente provata e quasi i crampi ti prendono le cosce... fantastico.

 

Sereno Notturno 13/06/2014

 

Realtà piacevole

Si sente troppo spesso dire, il sesso non è tutto, poi appena una donna litiga con qualcuno, la classica frase risulta essere sempre la stessa "Ma quanto tempo è che non scopa".
Se un uomo vede una donna passare, avvolta in uno splendido tailleur, cosa guarda, ma sicuramente il vestito.
Poi cosa li fanno a fare i discorsi tra donne che poi finiscono sempre su una questione di misure, alcune si ricordano pure della persona gentleman, ma sempre dopo essere passati agli attributi.
Lasciate perdere siate persone meno bigotte e non nascondetevi dietro un dito, per poi farlo sparire in labbra vogliose o ancor meglio in desideri difficili da penetrare, cercate di prendere in mano la situazione e muovetela mentre guardate la persona che vi sta di fronte.
Soprattutto urlatelo a gran voce quando state per venire, così magari qualcuno si accorge che siete entrato, tu invece dolce donna, accogli sempre con voluta ricercatezza anche quel briciolo di carne tra le cosce, perchè una dieta priva di carne rende meno forti è più vulnerabile all'acidità.
Non ci si deve mai nascondere dietro un piacere, mai però per far piacere agli altri.

Sereno Notturno

Tradimenti mondiali

Rispecchia le tradizioni, se possiamo così chiamarle, a mio parere si chiama solo malattia, quella che imperversa tra il popolo in occasione dei mondiali.
Diventiamo tutti giocatori e altrettanti allenatori con la diffe
renza che la viviamo dietro una pizza o a bicchieri stracolmi di pop-corn o al colmo di una birra e dell'ottimo vino, l'esatto contrario di ciò che stiamo vedendo.
Eppure mi sovviene questa idea balorda, di pensare diventi un'occasione ghiotta per i tradimenti, magari a torto, ma il pensiero esiste e quindi intravedo scene e penso ad altrettante situazioni intriganti, che meritano un'emozione.
Il preludio è già dai giorni che anticipano la manifestazione, le amichevoli... gruppi di persone che si trovano a casa di altre per commentare e trarre conclusioni, a volte con le stesse mogli, che approfittando dei momenti di grossi orgasmi del marito davanti un tiro in porta, per altro senza goal, ne approfittano per un messaggio all'amico a cui il calcio fa letteralmente schifo, esistono per altro anche i furbi di convenienza, che di fronte alla donna annoiata dal monitor ne lambiscono i desideri, con avancès da perfetto gentiluomo.
Situazioni intriganti quelle che personalmente adoro, perché vanno oltre alle idee mentali di sempre, lo scenario è diverso per ogni occasione, ma il fine erotico-mentale è visibilmente identico.
Occasioni come queste sono ghiotte per i deboli d'orgasmo, per chi fa viaggiare la mente alla ricerca di una mano o di un simil-fallo che sia pronto a soddisfarla, nel caso contrario di la qualcuno già preparato per infornare nella bocca di lei quel duro pezzo di carne, o lambirne i deliziosi succhi.
Chissà perché queste occasioni sono sempre ghiotte, diverse e piacevoli, la risposta sta nel non abitudinario, che è ciò che rovina le persone.
Ho fatto vedere la mia pagina ad un amico, lui mi guarda sconvolto e mi dice ma voi siete malati, io senza batter ciglio gli rispondo che no malato è chi non esterna desideri voglie e passioni, sono le emozioni che creano l'orgasmo. Questo stranamente ora mi segue, credo che a letto ci si va con chi ti fa e da piacere ed emozione, ci si va e con tutta sicurezza non è mai il solito, perché anche qui l'appiattimento deriva dall'abitudine.
Comunque tornando all'idea che mi sono fatto è che anche li esistono i preparativi, anche perché chi viene distolto dalla televisione nei novanta minuti, nemmeno la pausa, quindi l'occasione è ghiotta per lasciarsela scappare.
La scena clou è quella del condominio dove qualcuno si offre per chiamare a cena i vicini e stranamente capita che a persone alterne non interessi questo, qui la moglie invitata ha dimestichezza col pallone come un elefante in un negozio di ceramica, cioè va giù pesante dimostrando il suo disinteressamento, ovviamente nel limite per non farsi sfamare.
Armeggia col telefono ed abile invia un messaggio a lui che non essendo ignaro risponde subito, lei abita a due piani di differenza e suo marito non si sarebbe mai mosso, quindi con una scusa plausibile e veritiera, come un forte mal di testa chiede di assentarsi per una mezz'ora, l'amico di sesso è già al piano, con cura e senza nessun rumore si addentrano nell'appartamento, in questi casi si è sempre sprezzanti del pericolo, ma ognuno ha il suo orgasmo, chi di fronte ad un pallone chi tra le cosce di una cara amica.
Resta impagabile ogni movimento e qualsiasi pensiero, quando di fronte trovi una donna al culmine di una forte eccitazione, quasi presa da un orgasmo pregresso, la sfiori e ne senti il piacere, hai la lingua che scorre sulle sue pareti dense di piacere e tu pronto a coglierne l'essenza.
Hai un forte desiderio quando la senti cingere le mani, perché sai che lei non vuole tu ti stacchi dalle sue labbra del sesso, vuole chiede e desidera tu infierisca sul suo desiderio e vuole goderne dei momenti, non importa tu le dica vorrei entrare, lei è già dentro, sia a i tuoi pensieri che alla tua mente e tu dentro al suo orgasmo.
Quello è il momento di dare a lei stessa la prova di quell'orgasmo che non è solo fisico ma ancor prima mentale, che parte nel momento in cui ci si mette d'accordo dell'incontro e che ne bagnerà il percorso.

Racconto di sereno notturno 08/06/2014

 

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Non dirmi ciò che so, nemmeno quello che intuisco, parlami di cose nuove,
Sussurrami di come si muovono i pensieri.

Sereno notturno 07/06/2014
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(Fonte: theguccislut)

The Licking

Per anni sin da adolescente e forse anche qualche anno prima, lo scenario erotico e la fonte di paura per gli uomini è stato l'attributo maschile, sembra si troppo scontato dire che a lunghezza equivale prestazione e da li, paure su paure, perchè non avevi un punto di confronto, se non le leggende metropolitane di personaggi famosi all'opera.
Poi certi scenari cambiano e capisci che
di gran lunga, quella che più ferisce o addolcisce è la lingua.
Ho visto coppie distruggersi a suon di lingua, ognuno volendo parlare a voce pù alta dell'altro, con la conclusione di un interminabile batti becco, che portava alla rottura.
Che dire delle amicizie rovinate per colpa di una lingua lunga anziché mitigare gli animi ne fomentava i dissidi. Quante volte lo scenario dei primi pruriti era decisamente di fronte ad una coetanea che ne mimava i movimenti sessuali, lei aveva di gran lunga ragione, perché lei solo lei è la fonte di inesauribile piacere.
Lei era chiaramente in imbarazzo quando spogliatasi entrando nella stanza, lasciando cadere i vestiti sul suo percorso, rimaneva vestita del suo solo completo intimo chiaro, contorno ideale per la sua pelle abbronzata, sapeva dal canto suo la carica erotica che ne scaturiva, aveva però desiderio che qualcuno la incendiasse, così ad occhi chiusi si sdraio sul letto quasi paurosa, ma intimamente protetta dal cotone di pizzo.
Rabbrividisce quando sente le mani di lui che le salgono le cosce aderendo perfettamente alla sua calda pelle tirata e giovane, sente quei polpastrelli che ne delineano l'inguine, toccando quei punti accennatamente ruvidi prima dell'ingresso alle sue labbra; la sentinella del sesso intenta a fare la guardia sulla somma vetta da dove partono gli orgasmi, quell accenno di organo sessuale che si gonfia quasi a sembrare attributo maschile, li è il punto nevralgico dei pensieri, delle fantasie, la fonte da qui sgorga il delicato piacere quello il punto da qui partire per mordere un'eccitazione e lei lo sa, per questo timidamente dischiude le gambe, mentre lui di fronte ne guarda il mutamento.
Prendendo quasi possesso di quei centimetri di carne rovista sulla somma vetta e ne picchietta duramente i fremiti convulsi, per poi sadicamente scendere nel contorno di quelle desiderose febbricitanti labbra, il varco è visibilmente aperto spadroneggia nel piacere rendendo liquido il contatto, quello è il sano momento di muovere delicatamente quel muscolo di carne morbida ma irrorata e resa turgida dai nervi la lingua, lei sa questo e tiene ferma la tua testa quasi a decidere dove andare, lei si contrae sempre più alza le ginocchia quasi in segno di resa, ma non molla, sa che quello è l'inizio di quel che si chiama approccio, quello che verrà dopo sarà solo il contorno di quel sano godimento, che ti rimane sulla lingua, quell'orgasmo cercato, che inebria le narici e lascia l'odore del sesso perdersi sul tuo volto.
Continua a cercare quel contatto perché nulla sia finito, deve sparire ogni minima goccia di piacere non sentito, per lasciare poi il posto a quello che per alcune è il degno finale, che per tante invece non sarebbe tale se non ci fosse stata la lingua.
Ogni Donna può trarre la sua conclusione se in questo momento riesce a distogliere il pensiero da ciò che rimane uno splendido desiderio.

 

Sereno notturno 01/06/2014

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Ti svegli quasi di colpo come qualcuno o qualcosa ti spinga alla schiena, qualcuno li chiama fantasmi del sonno, altri percorsi, altri ancora prese d'atto di situazioni, comunque sia sono quasi sempre visioni di vita.
Le vedi correre, riman
endo sempre ferme nello stesso posto, come volessero ricordarti che loro ci sono, così proprio come i fantasmi dispettosi, quasi sempre passati di cui vorresti cancellarne il senso, a volte cose belle, altre volte scelte, quelle dettate dall'anima. A torto molti le chiamano scelte, a volte non lo sono affatto, rimangono unici desideri di vita, quello solo potevi scegliere per una tua forza, il più delle volte è giusta e lo capisci altre volte no ma te ne fai una consapevolezza.
Ogni persona deve avere la sua scelta, nessuno deve essere dipendente dai pensieri altrui e come tale nessuno può imporre una vita, nel momento in cui cambi sai che cambieranno le ore i minuti i giorni, sai che saranno però tuoi, come desiderio d'accrescimento intellettuale e spirituale.
Molti hanno paura a fare questo, perché vanno contro le sicurezze, non intuendo che sono solo abitudini quelle che stai vivendo, i sogni servono a farti svegliare dalle abitudini, sono necessari a scrollarti di dosso ciò che ti sembra normale invece si tratta di cose ben più ampie come la propria libertà.

Sereno notturno 01/06/2014

 

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fotografiae:

Qin Fei by stanislavpetera.
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