Il sorpasso - Gennaio 2015

Il sorpasso
Cosa fare quando la fantasia supera la verità.
Immergersi in quel viaggio e ascoltare l'emozione.
Non sempre viaggia al passo con la fantasia
il più delle volte la supera. Franco

Sereno Notturno

Quell'odore del nulla - Gennaio 2015

Quell'odore del nulla
In fondo siamo tutti piccoli in un mondo di piccoli. Con la differenza che c'è chi sgomita per respirare e chi cerca di emergere in silenzio con la sola arma che possiede: L'anima.
Il resto sono battute da vicoli malandati e buii, tra l'odore di piscio e l'avanzo rangido di un pasto frettoloso. Franco

Sereno Notturno

Solitudine dell'anima - Gennaio 2015

Solitudine dell'anima
Troppi uomini sono pronti a ferire
per un piacere di conquista.

Non capendo che un desiderio
non voluto fino in fondo
porta alla solitudine dell'anima.

Franco Settembre 2012

Sereno Notturno

Gennaio 2015

Trovava tutto questo magistralmente diabolico, aveva la piena consapevolezza di ciò, al punto da non poter scindere tra un volere e una necessità. Franco

Sereno Notturno

ll passato che ritorna - Gennaio 2015

Il passato che ritorna

Quella era una notte d'inverno con quel freddo che a malapena i cappotti riuscivano a contenere. Proprio di fronte al locale un uomo era disteso a terra rantolante, gli occhi non si scorgevano perché chiusi.  Respirava a fatica e, per portarlo al caldo lo presero di peso. Una grande folla intorno, poi sempre meno fino a scemare quando fu del tutto dentro al pub.
Non si sapeva esattamente cosa fosse successo a quell'uomo dalla fisionomia esile ma dall'aspetto curato. Ero seduto in quel tavolino di legno graffiato, pieno di firme e disegni strani, li all'angolo del pub osservavo la scena, quando mi avvicinò una ragazza chiaramente scossa alla vista dell'uomo.
Mi chiese se poteva bere con me una birra, aggiungendo che forse la cosa sembrava strana e scortese ma aspettava qualcuno e non voleva rimanere sola. Feci onestamente la figura di quello che se la tirava, tutt'altro, non vedevo l'ora di chiacchierare con qualcuno.
Acconsentii facendola accomodare al tavolo.
Parlava, guardava e abbassava gli occhi, sempre così almeno per dieci minuti buoni. Mi disse che si chiamava Vittoria e lavorava come receptionist all'hotel della città. Quella sera aveva appena smesso e come le accadeva ogni tanto si era fermata a mangiare un hot dog e bere una birra. Così chiamai il cameriere e ordinai per tutti e due. Mi trovavo di fronte a una ragazza dai lineamenti fini, estroversa e con un bel sorriso. Ci ascoltammo per circa un'ora arrivando al punto di prendere l'argomento delle emozioni. Ero sinceramente abituato a parlare, però mi ero incantato con le sue parole mentre mi descriveva se stessa, come fosse e che anima sensibile ma forte avesse. Parlammo di un'infinità di cose e lei arrivò a chiedermi se avevo sentito parlare del grande Buk, io in quel momento sinceramente pensavo a altro, ma ascoltavo preso dal suo racconto. Casa mia col suo disordine e l'odore di alcool e sigaretta ricordava un attimo la sala di Charles e intenzionalmente glielo dissi. Si scatenò un'ammirazione folle nei miei confronti. Non so se lo pensasse davvero o volesse solo entrare a casa mia. Qualunque fosse la risposta decidemmo di continuare i nostri discorsi proprio nel mio appartamento. Mi chiese se poteva comperare qualche birra, a quella domanda scoppiai in una fragorosa risata, perché  forse pensava di non trovarle a casa mia, in cantina ne avevo un mezzo scaffale e in frigo due ripiani. Uscimmo dal locale, lei prese la sua macchina e mi seguì. Era una di quelle sere strane in cui non ti aspetti nulla, tanto meno tornare a casa con una donna. Cazzo, imprecando tra me e me, pensai subito allo stato della casa, se avessi messo  dentro la cesta della biancheria sporca le mie mutande, se avessi il bagno un po' in ordine. Non volevo entrasse e uscisse subito schifata. Mi feci subito una ragione capendo non le dispiacesse quel genere di caos.
Messo la chiave nella toppa entrammo e accendendo la luce tirai un sospiro di sollievo, almeno le mutande non erano in giro. Lasciando i cappotti sul primo posto che capitava ci sedemmo sul divano, continuava a guardarmi e sentendosi a proprio agio si aprì. Disse che le era dispiaciuto avermi disturbato al tavolo del pub, ma aveva paura di quell'uomo. Voleva che la tenessi vicino ora. Passammo la sera a bere birre talmente vicini, anzi forse troppo, tanto che le nostre bocche impastate con l'alcool della birra si sfioravano di impeto, senza fermarsi. Nemmeno i nostri corpi trovavano sazietà, carne contro carne forzando con cautela ogni passaggio lecito e illecito, pareva ci conoscessimo da sempre, come pure i nostri corpi in quel lento e inesorabile piacere. Erano proprio i nostri sguardi la nostra foga e i nostri movimenti a rendere sazio quell'incontro. Quel sano odore misto di sesso e alcool, insieme alle risate, avevano allontanato gli spettri della paura. Ancor di più mi ricordava i racconti del grande vecchio. Lei mi cercava, voleva sentire l'odore del mio glande il profumo delle mie palle, avvinghiata al mio corpo ormai protetto. La notte passò annebbiata dalla birra, dai mille sguardi, e dagli evidenti sessi al massimo dello spasimo. Un'occasione splendida di conoscenza e complicità per entrambi, così proprio come recitava una frase del grande Charles: “Le donne, pensai, le donne sono magiche. Che esseri meravigliosi”.
Il mattino seguente si alzò e mi fece un caffè ormai padrona delle stanze, sentii la sua voce delicata e serena che mi ringraziava. Si sdraiò sul letto, portandosi le lenzuola sopra al seno mi guardò, e mi spiegò la ragione del suo comportamento: Quell'uomo sdraiato, privo di sensi all'ingresso del pub era suo padre, l'aveva trovata nella città in cui lavorava e viveva.  Un padre che aveva fatto della sua vita un incubo, beveva e le metteva le mani addosso, quella situazione le aveva messo una paura fottuta. Il padre soffriva di cuore, questo lo sapeva, ma non poteva sopportare l'idea che la sua vita potesse essere  nuovamente distrutta dalla sua presenza. La presi a protezione tra le mie braccia, notando un rivolo lungo gli occhi, stava piangendo dalla gioia di trovarsi sicura in quel letto.
Capii profondamente il vero significato della sua emozione e di quello che poteva essere viverla per entrambi.

Franco Pancaldi

 

Un giorno d'emozione - Gennaio 2015

Un giorno d'emozione

Una giornata simile alle altre, colazione con caffè, briosche e doccia. Praticamente quello che facevo di solito la mattina prima del lavoro.
Suonarono alla porta e dopo aver guardato dallo spioncino aprii. La vicina con voce disinvolta, carinamente mi allungò un biglietto, scosse la testa come a dire di non saper la provenienza.
La ringraziai accennando a un sorriso d'imbarazzo, sia per il foglio che per la mia presenza in accappatoio.
Continuai a vestirmi dando un'occhiata a cosa mettermi nell'armadio, poi uscii, non prima d'aver letto il foglio. Sorrisi perché mi ricordava i fogliettini delle medie, quelli che ci passavamo tra innamorati.
Non vorrei rovinarmi la giornata pensai.
Di primo acchito lessi disinvolto, era piegato in quattro, pensi anzi fosse totalmente bianco.
A dir poco perplesso, scritto a mano con scrittura fluida.
Solo due righe: "Volevo trovare una ragione per cambiare il nostro giorno, ti aspetto al caffè dell'angolo". poi la firma, la sua quella degli sguardi passati quelli della provocazione e d'intesa, mai espressi più di tanto. Dovevo contenere l'emozione sul mio volto. Arrivato, lei era seduta al tavolino gambe incrociate, sguardo fermo in direzione del mio; "ma come" dissi io.....!!!!
"Non chiederti mai il perché' " rispose lei.
Fu il giorno più' bello della mia vita. Franco

Sereno notturno

Pulviscolo d'emozione - Gennaio 2015

Pulviscolo d'emozione

Vorrei anche solo immaginarti nei vicoli che odorano d'antico, coglierti nel nell'estasi di quel desiderio parte di un momento.
Immergermi nelle tue trasparenti stoffe accarezzando un volto che mi guarda con soggezione per timore io svanisca.
Ma si sa l'emozione dura l'attimo in cui la vivi. Franco

Sereno Notturno

"Sorrisi invernali" - Gennaio 2015

"Sorrisi invernali", ecco quello é il punto. Capire che i sorrisi sono per tutte le stagioni. Non esiste stagione che non abbia un abito appropriato basta sapere cosa mettersi. Ecco vestiti di nuove eleganti emozioni. Quelle disturbano chi ne é carente o le usa di comodo. Franco

Sereno notturno

A piedi pari - Gennaio 2015

A piedi pari
Passi imprevedibili, che sanno di danza nei cuori presi.
Leggere ma nitide scosse di adrenalina che riempiono gli stati di una mente.
Assaporali e falli tuoi. visione di una mente che esprime.
Franco

Sereno Notturno

"Chi sono" - Gennaio 2015

"Chi sono?".
Il punto è proprio questo.
Una minuscola domanda che racchiude una marea di considerazioni, pensieri, stati d'animo, approcci con la vita e di come la si vede.
Il più delle volte questa domanda mette in dubbio anche come l'hai vissuta fino a ora questa vita: bene, male, così così, noncurante di dove ti avrebbe portato. Sei giunto dove volevi, devi ancora arrivarci avresti sperato ti portasse da un'altra parte.
Questo forse non ha importanza.
Resta capire chi si è veramente.
Non è il dubbio che ci assale quando si cerca di capirsi
è la vera domanda.
Allora ci si risponde "Io sono me stesso".
Cazzo... facile come risposta, ma ne sei sicuro?
Essere se stessi implica conoscenza.
Molti dicono di capire gli altri
balle
se non capisci te stesso, non sei in grado di capire nessuno.
Manca molte volte una maggior autostima, senza quella non vali un cazzo. Franco

Sereno Notturno

Si é qualcuno per se stessi - Gennaio 2015

Si é qualcuno per se stessi
Questo lo dedico a tutti coloro che vogliono tornare a cercare un sorriso. Dietro quell'uragano che spazza le emozioni e trasforma i pensieri. Che però non riuscirà mai a cancellarli, anzi li trasformerà in essenze. In fondo un'anima si nutre di pensieri e con quelli tornerà a coltivare le emozioni perse.
Franco Pancaldi

 

Soffusa-mente - Gennaio 2015

Soffusa-mente
Cauti, lenti,inesorabili
sono quelli i pensieri soffici
di una notte viaggiatrice.
Dentro quella mente che ha viaggiato tutto il giorno
arrivando alla fermata della notte buia
a tratti piena di paure, altre volte sorniona.
E cosa ne sai di ciò che è stato
abile e fottuta anima
che non risparmi risa e non concedi pianti.
Che non pensi oltre, disdegnando un ricordo
cosa capisci di un corpo stretto nella cinghia
che lascia segni profondi come cicatrici.
Anima paurosa del buio tetro
o sadica virtù di un pensiero
sai bene cosa t'aspetta.
L'inferno della scura notte
che s'abbatte come una scure sui desideri
che vergognosamente pensi di lasciare fuori.
Invece no, la mente è più saggia dell'anima
ne controlla gli impulsi, trasformando tutto
e quello che è destino, lo chiameremo desiderio.
Ora anima sarai più felice
incontrando una saggia mente
che nulla ti concede
se non la virtù di un rimpianto
Franco Pancaldi

In un lampo - Gennaio 2015

In un lampo

La felicità si cerca, si costruisce con la consapevolezza che ogni sorriso è un'occasione valida per cercarla.
Buona giornata

Sereno Notturno

Profondo - Gennaio 2015

 

 

Il pensiero é ciò che rende un'anima libera di volere e di volare.
L'uomo cercando in profondità, scavando tra i suoi valori, scoprì di spiccare un volo. Quello stesso, lo portava dritto al suo volere. Era gran cosa da li partiva la consapevolezza.

Franco

Brusio - Gennaio 2015

Non odo silenzio
ma brusio.
Solitamente adoro ascoltarlo
oggi parla troppo.

Sereno Notturno

Immobile - Gennaio 2015

Immobile
Come sono i ricordi
le movenze
i torbidi inganni.
Perché mai credere
in un respiro soffocato
forse seria complicità...
Impeto di uno strascico
quello cercato
attentamente voluto.
Eppure quelle mani
non sono ricordo
sono strette a quella carne.
Sospiri dal profondo
ti muovi imprigionata nell'acciaio
sbattendo le giovani anche.
Così presa senza resa
vulnerabile orgasmo
crescente desiderio.
Poi inconscamente sfili
quell'ultimo volere
li sprofondi nel denso tuo piacere.

Sereno Notturno
 

 

 

Guardando da qui - Gennaio 2015

Guardando da qui.
Ricordiamoci sempre di guardare le cose dall'alto, chi lo fa dal basso si perde per strada le meraviglie della vita.

Sereno Notturno

Sereno notturno - Gennaio 2015

Gesti semplici, quelli sfiorati, percepiti, e vissuti con la stessa intensità di un volo leggero.

Sereno notturno

Il quadro - Gennaio 2014

Il quadro
Questo è un mondo incompiuto, fatto di quadri astratti
senza una firma, con minimi scarabocchi.
Pieno di opere mai finite, senza vergogna di chi le ha perpetrate
desideri di anime incontentabili e pericolose per l'altrui esistenza.
Con progetti talmente astrusi, creati con arte per suscitare sconforto.
Tanto da confondere i desideri dalle necessità, i sentimenti dalle volontà.
Dov'è quel sorriso carismatico, che mette conforto...
Quasi sparita quella sana inevitabile armonia dell'anima, che lascia guardare un corpo di donna come un'opera d'arte.
gente che ha desideri tali che neppure la treccani riesce a darne una spiegazione valida.
Il genere umano ha più bisogno di scopare o di pensare...
Esiste una carenza d'emozioni tale, che al primo contatto molti scambiano tenerezze per violenze.
Mentre si avrebbe più bisogno di una tranquilla armonia.
Allora buttiamoci a capofitto sulle sensazioni, perchè quelle difficilmente sbagliano. Franco

Sereno Notturno

L'abbandono - Gennaio 2015

 

Libertà indecenti sfidare un corpo in preda a un desiderio.
Provocazioni dettate dall'istinto dell'attimo, percependo la volonta di un'anima che si abbandona.
Continuare a sentirti con la pelle che striscia sulla mia confiscando percezioni che si fanno orgasmo.

Sereno notturno

Lento respiro - Gennaio 2015

Lento respiro

Abbi sempre la sensazione che qualcuno possa entrare nella tua vita.
Non opporre mai resistenza alla consapevolezza di essere ciò che fa fremere.
Assapora gli istanti che ti vengono donati col cuore e elargisci le speranze di una forte attrazione. Immedesimati in una voglia che ti prende fin dentro l'anima.
Vivi, vivi e respira in pieno come la primavera, e assaporane i profumi regalandoti ciò che lenisce le lame passate.

Sereno notturno

Vita di spade - Gennaio 2015

Olivia Palermo

 

Vita di spade

L'intima conoscenza parte tutto da un sorriso.

Si avvale dei semplici piaceri di una discussione.

Gradevole sorriso che riscopre la possibilità di rivivere una vita di spade che si sono fatte largo nelle ferite di un percorso.

Dare spazio ai riconoscimenti di una ferrea volontà di essere complici per riaccendere il desiderio di una voglia d'essere.

Sereno notturno

Il velo - Gennaio 2015

Nascondere con un leggero velo di pudicizia
quello che sarà l'incanto del momento.

Lasciando trasparire quell'emozione che si fisserà indelebile in quel volto al leggero passaggio.

Sereno notturno

 

Parte dalla mente - Gennaio 2015

Assaggi con occhi socchiusi gli estremi lati dei tuoi delicati frutti proibit

Assorta nell'abile arte si saper muovere le labbra frementi a disegnare i contorni di un'armonia

Eccelsa virtù che lascia fantasticare tra le mille insidie che partono dal corpo e che fremono dei sussulti.

Sereno notturno

Tracce - Gennaio 2015

Avvinghiata agli eccessi di una trasgressione
si lasciava andare ai piaceri del corpo.

Lasciando immaginare i suoi istinti
nascosti in un corpo che si stava plasmando
nei deliri crescenti
Umide tracce evidenti del suo passaggio.

Sereno notturno

Il rispetto - Gennaio 2015

Non esistono rapporti e forse nemmeno persone facili o difficili.

Esistono probabilmente persone che si trovano a prescindere. Forse solo così tutto viene più facile. A patto che viga rispetto, fiducia, complicità.

Cose imprescindibili che rendono giustizia ad una vita di pura passione.

Sereno notturno

Eppure diveniva sostanza - Gennaio 2015

Si abbandonava al corpo spossato dai movimenti d’essere
ritrovando nella stanza gli accordi per un lungo divenire
si cibava e saziava di ciò che le diceva la sua mente.
Intima ossessione delle notti e conturbante fare del giorno.

Sereno notturno

Gennaio 2015

L'uomo si scoprì nel tepore di quelle mani, assopendo i suoi fragili istinti.
Infagottando il sesso nell'istinto di nasconderlo agli occhi indiscreti.
Tenendo e stringendo nel massimo della sua durezza e godendone dei sussulti

Sereno notturno

Gennaio 2015

Mi piaci sensuale, così con quel briciolo di malizia che hanno le tue forme

Pronte le tue mani a cogliere quello che gli occhi non vedono

Delirio che ti sfasa le emozioni e le rende immensamente gratificanti nell'attesa

Così verrai sorpresa nell'attimo che l'odore della pelle si mescolerà alle tue voglie.

Sereno notturno

Galleria foto: GENNAIO 2015

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